Twitter, Facebook, blog, email, instagram, youtube … questo è il nostro mondo. Come professionisti o semplici fruitori delle nuove tecnologie siamo sempre connessi in un ciclo costante di informazioni, rimandi, collegamenti che vanno a caricare di sovrastrutture il nostro cervello e le sue sinapsi.
Secondo alcuni neuroscienziati il nostro essere sempre connessi, essere multitasking, passare rapidamente da un lavoro ad un altro non fa altro che indebolire la nostra soglia di attenzione e ci lega ad un bisogno, non reale, di essere costantemente apprezzati dagli altri, da questo il fenomeno dei like su Facebook, dei selfie all’infinito e così via.
Bisogna rallentare e prenderci del tempo. Magari spegnere il monitor del computer, ricominciare a prendere in mano un libro e leggere, ascoltare la radio comodamente seduti su un sofà, uscire all’aria aperta a camminare, provare a meditare. Insomma bisogna ricominciare a vivere per essere meno connessi e forse più felici.
artist_various
images_kevin grieve, mickey zhang, keegan houser
© all images unspalash